
Crisi alimentare globale e fertilizzanti: il ruolo chiave dell’innovazione chimica
La guerra in Ucraina ha scatenato una crisi alimentare globale che va oltre la carenza di cereali: ha messo a rischio l’approvvigionamento di fertilizzanti, un pilastro fondamentale della produzione agricola moderna. Prima del conflitto, Russia e Bielorussia rappresentavano insieme circa il 33% delle esportazioni mondiali di potassa, un componente essenziale dei fertilizzanti. Inoltre, la Russia era responsabile del 15% del commercio globale di fertilizzanti azotati e del 12% di quelli fosfatici [USDA, 2023].
Le sanzioni internazionali, l’interruzione del commercio e l’aumento del prezzo del gas naturale – fondamentale per la sintesi dell’ammoniaca – hanno creato una tempesta perfetta. Tra il 2021 e il 2022, il prezzo dell’urea è raddoppiato, raggiungendo livelli storici.
Questa situazione ha colpito gravemente gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo. In Africa, ad esempio, l’uso di fertilizzanti è diminuito del 14% tra il 2021 e il 2022 a causa dell’aumento dei prezzi e della scarsità delle forniture [IFPRI, 2023]. Il presidente della Banca Africana di Sviluppo ha avvertito che questa carenza potrebbe portare a una riduzione del 20% nella produzione alimentare del continente [Foreign Policy, 2022].
Come conseguenza diretta, l’insicurezza alimentare è aumentata drasticamente. L’ONU stima che fino a 50 milioni di persone in 45 paesi siano sull’orlo della fame a causa della crisi alimentare aggravata dalla guerra [WFP, 2023].
Soluzioni chimiche contro la scarsità
La chimica è alla guida dello sviluppo di fertilizzanti più efficienti e sostenibili, essenziali per affrontare la scarsità globale e garantire la produttività agricola. Tra i progressi più significativi troviamo:
- Fertilizzanti a rilascio controllato:
Grazie a polimeri biodegradabili e rivestimenti intelligenti, i nutrienti vengono rilasciati gradualmente in base alle condizioni del suolo e alle esigenze della coltura. Questo riduce il numero di applicazioni, migliora l’assorbimento e minimizza l’inquinamento da lisciviazione.
- Biofertilizzanti e formulazioni organominerali:
Si stanno incorporando microrganismi che fissano l’azoto o solubilizzano il fosforo, permettendo di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici. Inoltre, la miscela di nutrienti minerali con materia organica stabilizzata migliora la fertilità e la struttura del suolo.
- Produzione più pulita mediante nuovi catalizzatori:
La sintesi dell’ammoniaca – fondamentale per i fertilizzanti azotati – viene ottimizzata con catalizzatori che permettono di lavorare a temperature e pressioni inferiori. Si stanno anche studiando metodi per produrre “ammoniaca verde” da energie rinnovabili tramite processi elettrochimici o al plasma, che potrebbero sostituire parzialmente il tradizionale processo Haber-Bosch.
Questi progressi non solo permettono di produrre fertilizzanti più accessibili ed efficaci, ma aprono anche la strada a soluzioni locali nelle regioni più colpite dalla crisi.
L’impegno di CymitQuimica per l’innovazione nei fertilizzanti
In CymitQuimica supportiamo attivamente ricercatori e aziende nello sviluppo di fertilizzanti più sostenibili ed efficienti, fornendo i composti chiave che rendono possibile questa innovazione. Offriamo un’ampia gamma di catalizzatori specializzati, polimeri e composti per biofertilizzanti, essenziali sia per la ricerca che per la formulazione avanzata. Il nostro obiettivo è facilitare l’accesso a questi materiali in un momento critico per la sicurezza alimentare globale, contribuendo attraverso la chimica a soluzioni che aiutino a combattere la scarsità e migliorare la produttività agricola.